A proposito dell’intervista rilasciata a Vitalmicroscopio che invito a leggere (http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2761-ancora-unintervista-sui-vaccini.html) mi scrive il sig. Francesco Bettinelli: “…Vorrei chiederle un chiarimento su un suo passaggio che mi ha incuriosito: "Dall’altra parte i comitati antivaccino continueranno a piagnucolare senza fare nulla di efficace pur disponendo di armi che, se fossero usate correttamente, sarebbero devastanti." Quali sarebbero secondo lei queste armi?”
Pur avendo toccato il tema innumerevoli
volte, evidentemente non sono stato abbastanza efficace
per essere compreso. Ecco, allora, che, invece di rispondere al solo
sig. Bettinelli, scrivo per chiunque abbia la voglia e la pazienza di
leggermi, sperando finalmente di essere compreso e di chiudere la
vicenda.....
Ripeto per l’ennesima volta che io
ritengo l’invenzione dei vaccini qualcosa di geniale. Ritengo, però, che
come sono preparati oggi, come sono somministrati oggi e come sono
illustrati oggi i vaccini siano tradimenti per la Medicina e uno
schiaffo all’onestà con diverse incursioni nella peggiore criminalità.
Di questo ho parlato e scritto innumerevoli volte e, se non altro per
non annoiare persino me stesso, non ci torno più sopra. E, allora, come
ho sempre sottolineato, tra genialità e crimine è indispensabile fare
chiarezza senza riguardo per chi, in qualunque modo, fa i soldi con i
vaccini o per chi ottiene posizioni di potere o anche solo per chi dei
vaccini ha un concetto quasi religioso. È un fatto che la chiarezza,
certo non difficile da ottenere, non la vuole nessuno.
Che non la vogliano le industrie
farmaceutiche, pur nell’estremo disprezzo che merita la loro posizione, è
in qualche modo comprensibile, e pure lo è l’evidenza che, con loro,
non la vogliano tutti i personaggi i quali, su piani diversi e per le
dimensioni più disparate, ruotano intorno alla montagna sempre crescente
di denaro che i vaccini generano. Medici criminali, medici ignoranti,
medici senza spirito critico, medici avidi, politici immorali, burocrati
degli enti di cosiddetto controllo, funzionari delle ASL, giornalisti e
semplici blogger sono categorie corposamente rappresentate tra i
pianeti, i pianetini e gli asteroidi di cui sopra. A questi si uniscono
non poche persone comuni.
A fronteggiare quello schieramento c’è
quello contrapposto di chi dichiara che i vaccini sono responsabili di
un’infinità di disgrazie, alcune fondate, altre ragionevoli, altre
fantasiose.
Io non ho mai nascosto il mio più fiero
disprezzo nei confronti della categoria di quelli che chiamerò
“vaccinisti” , ritenendoli in diverse circostanze dei veri e propri
criminali, ma devo aggiungere che nemmeno i vari comitati degli
“antivaccinisti” ad oltranza mi sono simpatici.
A mio parere questi ultimi dovrebbero
insistere per quella chiarezza mai data e dovrebbero, per questo,
costringere all’angolo istituzioni come l’Istituto superiore di sanità o
personaggi come l’ineffabile professoressa Susanna Esposito
generosamente sponsorizzata da Big Pharma così come si è esibita nel
corso della famigerata trasmissione di Italia 1 chiamata Open Space. E,
per farlo, basterebbe presentare i risultati delle analisi che noi
stiamo conducendo da anni sui vaccini, facendolo non in una
registrazione TV dove il conduttore, fin troppo spesso di regime, può
fare il bello e il cattivo tempo e dove si possono effettuare tagli a
volontà prima di andare in onda, ma in una sede pubblica al cospetto di
chi voglia intervenire e porre domande. Ricordo che così si fece a
Dublino quando si mandò all’aria il progetto già regolarmente approvato
di costruire un inceneritore di rifiuti. Certo, noi italioti non abbiamo
lo stesso concetto di democrazia degl’irlandesi. Da noi democrazia
significa che chiunque può esternare opinioni su qualunque argomento,
anche i più tecnicamente complessi, pretendendo e ottenendo di essere
presi per esperti credibili e autorevoli pur sapendone meno di zero. In
tutto questo marasma di chiacchiere, l’esperienza insegna che nessuno,
assolutamente nessuno, è in grado di giustificare le porcherie che
troviamo nei vaccini e, allora, non si vede perché i comitati dovrebbero
tralasciare quell’arma. A meno che non ci siano ragioni da non rivelare
e di cui io non sono al corrente. Il fatto innegabile è che
assolutamente nessun comitato si è mosso per andare a curiosare che cosa
c’è nei vaccini.
Sempre a mio parere, bisognerebbe
smettere di dare spazio e credito a personaggi intrisi di boria e
d’ignoranza come Paolo Mieli, un giornalista che si è sempre occupato di
politica ma che, per motivi noti solo a lui, si è lanciato in un
pistolotto sul Corriere della Sera del 20 ottobre scorso a difesa dei
vaccini talmente assurdo da cadere nel ridicolo. Assurdo, però, solo per
i veri addetti ai lavori, cioè coloro che non lucrano scegliendo una
posizione piuttosto che un’altra, perché tanto popolo bue è disposto a
regalare credito anche al signor Mieli quando spara sciocchezze su
argomenti a lui palesemente ignoti. A questo proposto la dottoressa
Gabriella Lesmo ha scritto un articolo molto esaustivo contestando le
stravaganze del tuttologo di turno nell’illusione che costui non solo lo
leggesse ma addirittura capisse che cosa lei, pediatra e vera esperta
di vaccini, scrive (http://autismovaccini.org/2015/10/21/vaccini-scienza-coscienza-e-complottismo/).
Pia illusione, appunto, perché quello di vaccini sa meno di una comare
da cortile, di Medicina sa ancora meno e di metodo scientifico non ha
mai sentito parlare nei salottini buoni che frequenta con profitto e,
quindi, non esiste.
Dall’altra parte della barricata,
tuttavia, non si fa meglio. A me capitò un paio di volte di partecipare a
convegni indetti dagli antivaccinisti e, al di là di chi era titolato a
parlare perché in un modo o nell’altro era esperto dell’argomento,
sfilavano sul palco e nei corridoi personaggi a dir poco imbarazzanti,
dai sedicenti laureati che mai hanno messo piede in un laboratorio di
ricerca secondo cui la scienza è quello che inventano loro alle mamme
con una quinta elementare in bacheca che sparano patetiche idiozie
pretendendo che quelle valgano perché loro hanno un figlio autistico o
morto di cancro. Ecco: sono proprio quei personaggi a far sì che chi
vuole la chiarezza che io invoco sia strumentalmente confuso con gli
antivaccinisti ad oltranza e non ottenga ascolto quando non,
addirittura, ricavi sberleffi. Del resto, gli stravaganti
pseudoscienziati e le mamme addolorate sono bersagli fin troppo facili
per gli “scienziati” a gettone e per i giornalisti che non si vergognano
a fare da bambolotto dei ventriloqui disposti a dare loro un’elemosina.
A questi si aggiungono associazioni come
I Bambini delle Fate, capaci di raccogliere palate di quattrini
fingendo di fare ricerca sull’autismo e, di fatto, agendo in modo che la
ricerca non sia fatta e fornendo così una sponda importante a chi
continua allegramente ad arricchirsi a spese della salute e della vita
stessa di tutti.
Insomma, in questo modo non si va da
nessuna parte ed è così che Big Pharma e tutta la sua corte dei miracoli
stravincono la partita.
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